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Commento al Vangelo di Domenica 08 giugno 2025 – Domenica di Pentecoste

Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima

Quando ero giovane, mi chiedevo come una suorina, piccola e anziana, fosse stata in grado di attivare tanto bene intorno a sè: mi riferico a Madre Teresa di Calcutta. Successivamente mi fu regalato il libro su Annalena Tonelli, giovane missionaria in Africa, assassinata all’età di sessant’anni: Io sono nessuno ” e ne fui davvero affascinata. Queste due donne riuscirono a lavorare così tanto per costruire umanità e pace perchè avevano la forza del Signore Gesù a sostenerle: erano infatti accumunate da una costante preghiera, alla quale dedicavano tempo e dedizione. Spesso si pensa di pregare per compiacere Dio. Ma Dio non ha bisogno della nostra preghiera, siano noi piuttosto ad aver bisogno della preghiera, per dissetarci e ristorarci.

Fare il bene non è cosa facile: a volte crediamo sia necessario semplicemente non fare il male, a pur con buone intenzioni, poi ci accorgiamo di aver sbagliato. Altre volte fare il bene crea un fastidio negli altri, altre volte si viene ricambiati con indifferenza o addirittura insofferenza. Tutto ciò ci scoraggia. Per questo abbiamo bisogno del Consolatore e dello Spirito di Preghiera: e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui “. All’ultimo incontro con i Genitori don Lauderio, ascoltando le fatiche di accostarsi in modo continuativo e serio alla preghiera, ci ha proprio parlato dello Spirito di Preghiera, che guida i nostri pensieri e opera da suggeritore.

Perciò invochiamo lo Spirito Santo, perchè mandi a noi un raggio della sua Luce. Ma il primo passo nella ricerca spetta sempre a noi, perchè Dio desidera che noi possiamo essere liberi. ( Maria Pia Lorenzi )