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Commento al Vangelo di Domenica 12 febbraio – VI Domenica del Tempo Ordinario.

Ma io vi dico!

Se ci iscriviamo a qualche corso ( artistico, sportivo, lavoro … ) e lo paghiamo, ci aspettiamo che chi lo tiene come insegnante dia il massimo e ci aiuti ad arrivare ai massimi risultati. Il miglior insegnante ha quel giusto mix di conoscenza e capacità di insegnare che ci aiuta a superare quello scoraggiamento che ci blocca quando ci troviamo ad affrontare un passaggio difficile. Da un buon insegnante mi aspetto un incoraggiamento e degli sconti sugli obiettivi.

I discepoli hanno in Gesù un Maestro di vita e di fede, che non fa certo sconti sul programma di insegnamento. Gesù ha un obiettivo chiaro che i discepoli siano superiori a scribi e farisei nella via di Dio. Mi piace lo stile di Gesù come Maestro, che punta subito in alto, poichè crede che sia possibile vivere il piano di Dio per l’umanità. Lui crede che sia veramente possibile realizzare tutto quello che Dio ha chiesto nei comandamenti. Non si tratta di stretta e puntigliosa osservanza a rigide regole scritte. Gesù è un Maestro che non rimane nella cattedra, è lui che per primo fa vedere che è possibile realizzare il piano di Dio ed in questo trovare la felicità. Gesù insegna che non è con la minaccia delle punizioni che si vive come discepoli, ma facendo vedere che nei comandamenti, anche il più piccolo, c’è la realizzazione della felicità umana. Per questo non bisogna nè diventare rigidi e nemmeno fare sconti con quello che la legge ci insegna, ma credere che dentro ad ogni insegnamento si nasconde una beatitudine.

Gesù fa qualche esempio che diventa così il metodo di come realizzare i comandamenti. Per esempio il comandamento NON UCCIDERE non è ridotto solamente alla questione di far morire il prossimo. Togliere l’onore del prossimo, togliere amore al prossimo, già questo è omicidio. l’adulterio non inizia con il contatto fisico illegittimo, bensì Gesù insegna che il mondo dell’altro inizia già nel nostro cuore, e considerare la persona una cosa è già farle violenza.

Davvero l’insegnamento di Gesù è senza sconti. Gesù chiede tutto ai discepoli chiede tutta la nostra adesione. Un cristiano che si affida al Vangelo per realizzare la propria vita e cambiare il mondo in bene, non può certo puntare al minimo e pretendere di fare poco.

Se mi fido del Vangelo e mi affido anche alla Comunità cristiana, alla Chiesa, che lo custodisce, posso davvero sperare di arrivare all’obiettivo, superando anche me stesso, le mie chiusure, le mie pigrizie, e sentirmi parte di un grande sogno, quello di Dio, che con Gesù per primo si è davvero realizzato nel mondo. ( Serena Comparin )