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Commento al Vangelo di Domenica 31 dicembre – Festa della santa Famiglia.

Gesù LUCE che illumina le genti

Questa domenica ci presenta il celebre brano del Vangelo di Luca, nel quale ci viene raccontata la presentazione di Gesù al tempio, per adempiere i doveri della purificazione.

Nel momento in cui fanno ingresso nel tempio, c’è ad attenderli un uomo di nome Simeone. A questo uomo lo Spirito Santo aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Quindi sentiva dentro di se questa spinta a prepararsi ad accogliere il Messia. Così quando incontrò i suoi genitori, lo prese tra le braccia e benedisse Dio. Arriva per l’anziano sacerdote il giorno più bello e atteso della sua vita, quello di toccare con mano, prendere tra le sue braccia il bambinello Gesù, ben sapendo che in quel corpicino umano, era presente la natura divina e umana nella persona di Gesù Cristo, l’atteso Messia delle genti e soprattutto di Israele.

A questo punto con il cuore palpitante di gioia per il paradiso toccato con le sue mani, il vecchio Simeone eleva al Signore uno degli inni di lode e di ringraziamento più belli che possiamo trovare nei testi sacri.

Simeone si rivolge poi a Maria preannunciandole quella che sarà la sua sofferenza nel vedere il Figlio crocifisso.

Incontriamo poi nella scena anche la profetessa Anna: una donna che si era dedicata alla preghiera e al servizio del tempio. Anche lei loda Dio e diffonde la buona novella di quel bambino, indicandolo per quello che era davvero: il Messia, a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Concluso il rito Giuseppe e Maria fanno ritorno a Nazaret, insieme al bimbo: il resto dell’infanzia di Gesù è sintetizzato dall’evangelista Luca con poche espressioni che dicono tutto il clima famigliare in cui Gesù è vissuto: il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza e la grazia di Dio era su di lui.

Magari i figli di oggi potessero fare la stessa esperienza di Gesù nelle rispettive famiglie, perchè vivono a contatto con Dio. Se ai figli si dona solo ciò che è materia vivono solo di questo e crescono con il mondo; ma se vengono alimentati con le cose spirituali, da piccoli e da grandi, allora si che contribuiscono a formare una famiglia vera, nel senso cristiano del termine, diventando un esempio di credibilità agli occhi di tutti.

In questa particolare domenica dedicata alla sacra famiglia, Gesù, Maria e Giuseppe siano ispiratori di famiglie rette e sante anche ai nostri tempi ( Emilia )