Mi vuoi bene …
Nel vangelo di questa domenica si racconta dei discepoli che escono a pescare. Se proviamo a immedesimarci ce li immaginiamo abbastanza confusi e pensierosi: dopo un primo periodo rinchiusi in casa, hanno assistito alla apparizione di Gesù risorto, hanno cominciato a comprendere le Scritture e ora ricominciano ad aprirsi verso il mondo. Non sanno bene però cosa devono fare e li troviamo quindi a pesca, una attività che sicuramente era loro famigliare. Se all’inizio non prendono niente, poi, grazie al suggerimento di un uomo sulla riva, riescono a pescare ben 153 grossi pesci senza che le reti si squarcino.
Di tutta la vicenda scritta dal vangelo il personaggio che più ci colpisce è sicuramente Pietro, che con il suo modo di fare manifesta tutta la sua umanità
Non è certo un periodo facile per lui: il suo Maestro, la sua guida, è stato crocifisso e per di più lui l’ha tradito rinnegandolo tre volte. Simon Pietro è uscito a pescare probabilmente portando con sè un grosso peso, fatto di smarrimento, tristezza e paura, rimorso, senso di colpa, ma anche la speranza in Cristo Risorto.
Non appena però si accorge della manifestazione di Gesù, lui preso dall’entusiasmo, si getta in acqua e torna a nuoto, incapace di aspettare che sia la barca a riportarlo a riva. Simon Pietro è impaziente di riunirsi al suo Maestro, di poter ancora una volta, parlare con lui e ricevere indicazioni per il suo cammino. Uno stato d’animo estremamente umano in cui tutti possiamo immedesimarci.
L’augurio che ci facciamo questa domenica è quindi di poter seguire Gesù come Simon Pietro: con le nostre debolezze e i nostri sbagli, ma capaci di riconoscere la Buona Notizia ed entusiasmarci della presenza di Cristo Risorto nelle nostre vite. ( Federica e Alessio )