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Commento al Vangelo di Domenica 18 maggio 2025 – Quinta del Tempo Pasquale

Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi.

Siamo nel corso dell’ultima cena di Gesù con i suoi discepoli. Giuda lascia la compagnia per dare atto ai suoi propositi. Questo atteggiamento ” libera ” Gesù nel compiere definitivamente la volontà del Padre.

Per ben cinque volte Gesù usa il termine glorificare che nel contesto significa rendere partecipe della gloria di Dio. Sapendo che per Lui ( Gesù ) è giunta l’ora, come un patriarca lascia il suo ultimo testamento spirituale.

Ai suoi piccoli figli consegna le sue ultime volontà: Vi do un comandamento nuovo, che vi amiate gli uni gli altri.

Ultimo e definitivo comandamento dopo il quale non ce ne saranno altri. Comandamento che segna la nostra stessa vita di cristiani: da questo sapranno che siete miei discepoli.

Come è arduo! Eppure non è difficile se riusciamo a vincere la nostra indifferenza, il nostro egoismo. Leggo nel sito parrocchiale che il Gruppo Giovanissimi si è recato all’Opera della Provvidenza a Sarmeola. Penso sia bello evidenziare il dono della loro presenza, il loro tempo dedicato ai più fragili, come più volte richiamato da papa Francesco: gli scarti dell’umanità. Credo non serva fare azioni roboanti, ma con un po’ di umiltà guardarci nel nostro cuore e fare spazio all’Amore che Dio ci dona in modo sovrabbondante, perchè riusciamo a viverlo con chi ci sta accanto. Magari partendo da un semplice saluto o da un sorriso quando ci incontriamo. Superare rancori, invidie, che ci allontanano gli uni dagli altri, proprio per non dimenticare che siamo figli dello stesso Padre, che ama tutti dello stesso Amore. L’Eucaristia è il momento privilegiato in cui possiamo incontrare questo Amore, condividendo lo stesso Pane. Cantiamo Misteso della Cena dove si recita testualmente: il pane che mangiamo fratelli ci farà. Intorno a questo altare l’amore crescerà. Lo cantiamo perchè diventi esperienza viva nella nostra vita: ricordiamolo non solo durante il sacramento Eucaristico ma ogni qualvolta ci è dato di rendere testimonianza. Buona domenica. ( Pietro Dal Santo )