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Commento al vangelo di domenica 29 giugno 2025 – Santi Pietro e Paolo apostoli

Due colonne portanti della Chiesa.

Nel vangelo di questa domenica Gesù chiede ai discepoli: Chi dite che io sia ? Che domanda difficile, se Gesù l’avesse posta a noi cosa avremmo risposto ? Probabilmente di primo impatto avremo cercato qualcosa nei nostri ricordi del catechismo o dal sentito dire. Ci saremo salvati sicuramente, dando la prima risposta che ci veniva in mente. Di fronte a questa domanda, invece, Simon Pietro dà una risposta diversa, più profonda, più sentita, che gli viene da dialogo con il Signore, tanto che Gesù lo chiama beato e gli consegna il mandato di guidare la Chiesa intera.

Questo ci fa riflettere sull’importanza della spiritualità. Spesso infatti, la vita e le persone ci mettono davanti a degli interrogativi non banali, e a volte siamo portati a dare delle risposte in modo impulsivo, magari stando attenti a quello che gli altri vogliono sentirsi rispondere e al ” la gente dice ” . In questo modo rischiamo di essere superficiali e di non cogliere il senso profondo delle cose. Infatti, per riuscire ad andare in profondità, serve molto impegno: non è facile mettersi in ascolto e prendersi del tempo per curare la relazione con il Signore e a volte è comodo non farlo!

Se però vogliamo seguire l’esempio di Pietro siamo chiamati a metterci in discussione per non dare risposte banali e superficiali, ricercando anche quel rapporto con Dio che lui ci insegna essere possibile. ( Federica e Alessio )