Io lo so che il mio redentore è vivo
In questa domenica siamo chiamati a considerare il nostro essere attraverso il ricordo dei nostri cari. Oggi tutto ci spinge ad una vita terrena eterna. L’essere umano eternamente giovane, per cui ciò che più di tutto è naturale, come la morte, viene rimosso. Gli effetti li possiamo cogliere immediatamente: tutto è dedicato all’apparire, io basto a me stesso, quasi fossi onnipotente.
Ma è sufficiente un niente e ci troviamo immersi nella nostra fragilità. Smarriti ci aggrappiamo a tutto pur di anelare ad una vita sicura.
Come sono consolanti le parole di Gesù che dice. Lui non ci evita la morte, un passaggio che più o meno tutti temiamo, semplicemente la spalanca ad una luce nuova. Non solo nell’immortalità dell’anima, ma che l’Amore di Dio è così fedele da essere eterno. E’ proprio la consapevolezza di questo Amore eterno che diventa il principio stesso della resurrezione. E’ Gesù che lo dice: sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nessuno di quelli che egli mi ha dato, ma che li risusciti nell’ultimo giorno.
Ecco questa giornata, che può essere di mestizia, si trasforma in un giorno di grande Speranza per tutti noi e i nostri cari, che ricordiamo in questa festa a loro dedicata. E’ mio convincimento che se ci lasciamo amare da Dio, rivestire del suo Amore, in particolare se ci amiamo tra noi, come Gesù ci ha insegnato, possiamo già ora, in questa vita terrena, pregustare al vita eterna.
Così anche noi, come i nostri cari, possiamo dire: Chi ci separerà dall’Amore di Cristo ? Buona Domenica. ( Pietro Dal Santo )
